La Campania, posizionata nella parte sud-occidentale d’Italia, offre gran parte delle meraviglie costiere del nostro Paese, così come le isole di Capri e Ischia, vere e proprie gemme del Mediterraneo. Sorrento, affacciata su uno splendido mare cristallino, estende il suo orizzonte fino a Capri. La Costiera Amalfitana con i borghi di Positano e Ravello che si aggrappano alle scogliere della costa, offre viste che tolgono il fiato. Non c’è da stupirsi che questo tratto di costa sia stato designato come patrimonio mondiale dell’UNESCO!
Napoli è rinomata in tutto il mondo per la pizza e il caffè espresso. Poi c’è Caserta, famosa per il Palazzo Reale. Benevento attrae visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa per le sorgenti naturali curative di Telese e per i suoi inestimabili tesori di storia. Se ami la Nutella, allora amerai la provincia di Avellino, che produce un terzo di tutte le nocciole italiane. Infine, la provincia di Salerno offre un mix unico di coste meravigliose, città di mare dai colori pastello, città antiche e paesaggi da parco nazionale.
Nei tempi antichi la Campania era conosciuta come “Campania felix” ovvero terra ricca e felice. A causa del clima mite e del terreno fertile che ricopre le pianure di questa regione, l’agricoltura è stata a lungo un pilastro dell’economia della regione. Il cibo e il vino locali sono uno dei suoi punti di forza e di attrazione per i turisti italiani e stranieri: il turismo enogastronomico è indissolubilmente legato alle bellezze paesaggistiche, alla ricchezza culturale e alle radici storiche di questa regione.
Il terreno ricco e accidentato della regione è ideale per nutrire i rigogliosi vigneti che producono alcuni dei migliori vini DOCG d’Italia. La cultura del vino in Campania è molto diffusa e i vini tradizionali della Campania sono apprezzati perché i viticoltori locali sono rimasti fedeli alle antiche tradizioni produttive. Hanno messo da parte le uve Cabernet, Pinot Nero, Merlot, e Cabernet Sauvignon per fare quello che hanno fatto per migliaia di anni: curare esclusivamente le piantagioni autoctone.
Oggi i viticoltori campani sono conosciuti per le loro etichette di alta qualità in tutta Italia e nel mondo. Ci sono vini bianchi freschi come il Greco di Tufo DOCG, un vino bianco sia fermo che frizzante prodotto da uve Greco ed eventualmente Coda di Volpe solo in 8 comuni della provincia di Avellino, e la Falanghina DOC prodotta principalmente nella regione del Sannio beneventano, che si sono diffusi e hanno trovato estimatori accanto ai robusti rossi. Fra questi troviamo il Taurasi, vino rosso prodotto con uve Aglianico in 17 comuni della provincia di Avellino.
L’uva Aglianico è un antico vitigno proveniente probabilmente dalla Grecia e introdotto in Italia intorno al VII-VI secolo a.C. C’è poi l’Aglianico stesso, prodotto in provincia di Benevento, talvolta paragonato al ben più noto Brunello di Montalcino toscano. Non dimentichiamo nel nostro tour enogastronomico il Fiano di Avellino, un vino bianco ricavato dalle uve Fiano solo in 26 comuni della provincia di Avellino. Rappresenta una delle punte di diamante dei vini bianchi del Sud Italia: acidità, finezza e incredibile potenziale di invecchiamento ne fanno uno dei vini bianchi più apprezzati dagli appassionati.
Il cibo in Campania è una vera attrazione per i turisti, tanto che il turismo enogastronomico ha avuto negli ultimi anni un vero e proprio boom. Se hai intenzione di mandare all’aria la dieta, goditi una pizza Margherita a Napoli, il luogo di nascita della pizza.
Questa ricetta ricca di tradizione è un punto d’orgoglio per la città e l’aroma della pizza napoletana appena sfornata che aleggia per le strade ti lascerà a bocca aperta. Mozzarella fresca, pomodori locali e olio extravergine di oliva sono gli unici ingredienti che però hanno reso famoso questo alimento nel mondo.
Per un pasto più leggero ci sono invece i classici piatti napoletani, come gli spaghetti alle vongole o l’abbondanza di pesce fresco e frutti di mare, accompagnati da una fresca insalata caprese fatta con pomodori affettati e mozzarella fresca condita con foglie di basilico.
Lungo la costa, Sorrento è famosa per i suoi limoni che aggiungono sapore a tutto, da un semplice piatto di pasta ai piatti di carne a cottura lenta. Non si può visitare questa regione senza provare il Limoncello, il tradizionale liquore dolce spesso servito alla fine dei pasti per le sue eccellenti proprietà digestive. Da non sottovalutare anche i sorbetti e le granite al limone per rinfrescarsi!
In Campania cibo e vino significano anche dolci apprezzati in tutto il mondo: la pastiera napoletana, le fragranti sfogliatelle e il babà.
La cucina campana cambia man mano che ci si allontana dal mare verso l’interno. Naturalmente, si cominciano a vedere più piatti di carne, spesso accompagnati da prelibatezze campane come la parmigiana realizzata con deliziosi strati di melanzane, salsa di pomodoro e mozzarella conditi con olio d’oliva e basilico e sormontati da una generosa spruzzata di parmigiano.
A poco più di 65 chilometri dalla Costiera Amalfitana e 70 da Napoli c’è l’Irpinia, patria di grandi vini come il Greco di Tufo, il Fiano di Avellino e il Taurasi, tutti DOCG.
Il Progetto Patriarchi dell’azienda Feudi di San Gregorio si focalizza sulla salvaguardia dei pochi preziosi vitigni antichi con più di 250 anni ancora esistenti in Irpinia.
Il secolare patrimonio etno-antropologico è ancora vivo in Irpinia e lo si vede nelle manifestazioni carnevalesche, nei riti arcaici della Settimana Santa, nei falò propiziatori e nelle leggende orali. E poi ci sono eventi contemporanei che uniscono musica, cibo, vino e cultura come lo Sponz Fest del cantautore Vinicio Capossela.
La fertile cenere vulcanica del terreno conferisce particolari sfumature ai vini, caratterizzati da un’intensa nota minerale, ma anche agli ortaggi come la cipolla Ramata di Montoro, l’olio dell’Ufita, il tartufo nero di Bagnoli, la castagna di Montella e le nocciole dell’Irpinia. A questo si aggiunge la sapienza nell’arte di fare il formaggio. Il Pecorino Bagnolese, ad esempio, è fatto con il latte di una razza ovina autoctona a diffusione limitata e per questo è inserito nel progetto di Slow Food denominato Arca del Gusto. I pascoli d’alta quota e la lavorazione artigianale danno autenticità a questo formaggio tipico. L’abbinamento perfetto è con un vino da uve Aglianico, se il Pecorino è stagionato più di otto mesi.
Dolce e delicatamente aromatica, anche la cipolla Ramata di Montoro è uno dei prodotti inclusi nell’Arca del Gusto. Il nome deriva dai bellissimi riflessi della buccia. Questa particolare cultivar è stata selezionata per secoli dagli agricoltori locali tra le province di Avellino e Salerno.
Torrone irpino, olio extravergine di oliva “Irpinia Colline-dell’Ufita”, nocciole dell’Irpinia, castagna “Marrone di Santa Cristina”, castagna di Serino, castagna di Montella, tartufo nero di Bagnoli, pane di Montecalvo Irpino, salame di Mugnano del Cardinale, sono tutti prodotti che il turismo enogastronomico in Campania ha portato alla ribalta negli ultimi anni.
Non da meno le ricette tipiche del beneventano, frutto della tradizione contadina che ci ha lasciato in eredità piatti semplici ma saporiti e nutrienti. La pasta fatta a mano, come i fusilli, i cicatielli e le lagane, la zuppa di cardone, un piatto unico tipicamente natalizio, le carni del Vitellone Bianco, i mugnatielli, ovvero i saporitissimi involtini fatti con le interiora di agnello, e poi i peperoni imbottiti, i funghi porcini di Cusano Mutri, i carciofi di Pietrelcina, il caciocavallo Silano DOP e tanto altro, sono espressione di un mondo contadino antico che rivive ogni giorno nella cucina del posto.
La soluzione ideale per andare alla scoperta dei sapori più genuini della Campania è fare un tour enogastronomico. Partenza da Sorrento, dove potrai assaggiare molte delle delizie culinarie campane, per poi attraversare le campagne del salernitano con vista sui vigneti e sulle montagne.
Ti consigliamo di partire da Sorrento per visitare i frutteti, le fabbriche, le fattorie e le cantine dove potrai ammirare i metodi di produzione e assaggiare i diversi oli d’oliva locali, i salumi, la cioccolata ed i vini, prima di spostarti verso Benevento e i borghi sanniti. Qui potrai fare un giro nelle aziende agricole di Torrecuso, Ponte, Foglianise, Solopaca e Guardia Sanframondi e provare primi piatti semplici e pietanze genuine. Parliamo di una cucina che ci ricorda tempi lontani, basata su cibi che per secoli hanno nutrito la comunità contadina campana. Ingredienti di altissima qualità, combinati con un’attenta preparazione, si trasformano in autentici capolavori gastronomici.