Non perderti la Festa dei Gigli che si tiene a Nola ogni anno la prima domenica successiva al 22 giugno. Qual è l’origine di questo evento? Essa trae spunto dagli antichi racconti della popolazione nolana, trascritti anche da Papa Gregorio Magno, e le prime ricostruzioni fanno risalire la festa a più o meno un secolo dopo l’accadimento degli eventi narrati.
Secondo la tradizione, il vescovo di Nola, Paolino, di nobilissime origini e nato da una potente e ricca famiglia patrizia, durante il saccheggio della città campana da parte dei Vandali di Alarico si sacrificò cedendo tutti i suoi beni in cambio della libertà di molti suoi concittadini. Non avendo più nulla da dare ai Vandali, venne egli stesso fatto prigioniero e deportato in Africa. Qui fu messo a lavorare nei giardini del re e vi trascorse diversi anni, finché un giorno non predisse la morte del re. Quest’ultimo allora lo liberò insieme ad altri suoi concittadini e Paolino nel 410 fece ritorno a Nola dopo il lungo periodo di prigionia trascorso lontano dalla città. Si narra che la popolazione festante lo accolse al suo ritorno omaggiandolo con i fiori, fra cui soprattutto gigli.
La domenica successiva al 22 giugno, data della morte del vescovo Paolino, ha luogo una festa molto importante per Nola e per l’intero territorio nolano, che richiama ogni anno migliaia di visitatori da ogni dove e che si ripete da secoli.
I Gigli sono delle imponenti torri, simili a obelischi, realizzate in legno e alte 25 metri. Sono così chiamate in ricordo proprio di quegli omaggi floreali donati al vescovo Paolino di Nola al suo ritorno. Le torri sono ricoperte da addobbi in cartapesta e rappresentano le otto corporazioni delle arti e dei mestieri dell’epoca: quella del Sarto, del Panettiere, del Salumiere, del Bettoliere, del Beccaio, del Calzolaio, dell’Ortolano e della Barca. I bellissimi addobbi dei Gigli rappresentano temi religiosi. Queste torri sono davvero imponenti e pesano oltre tre quintali, con una base che misura mediamente tre metri per lato.
Nel corso dei secoli, l’omaggio al vescovo Paolino ha assunto forme diverse. Inizialmente si portavano in processione dei fiori, successivamente dei ceri posti su delle strutture in legno che si andarono trasformando col tempo in strutture sempre più grandi. Poi, tra il Settecento e l’Ottocento, hanno assunto l’aspetto definitivo di quegli enormi obelischi lignei che ammiriamo oggi. Questo probabilmente per soddisfare lo spirito di competizione che esisteva fra le diverse corporazioni che si sfidavano nel realizzarne di sempre più grandi e maestosi.
Solo nel 1500 si hanno le prime descrizioni dettagliate della festa. In queste fonti si parla di “cerei” ovvero di grandi torce accese e a forma di colonna che venivano addobbate con spighe di grano. I cerei venivano portati in processione dalle corporazioni artigiane dell’epoca, quindi ogni corporazione realizzava il suo cereo. Durante la processione le corporazioni sfilavano lungo le vie della città portando il proprio cereo, seguiti dai monaci e dai sacerdoti e, per ultimo, dal vescovo con le reliquie di San Paolino. Accanto al vescovo sfilava in processione il Conte accompagnato dai nobili e dai primi cittadini. Negli ultimi anni, proprio per rievocare questa processione, è stato introdotto il corteo storico.
Inutile dire che è una festa molto sentita, alla quale prendono parte le autorità civili e religiose, tutte le congregazioni, le corporazioni e, naturalmente, migliaia di fedeli. Il Giglio rappresenta l’amore e la devozione verso il Santo, che si manifesta apertamente durante la giornata della processione. In questa, le otto corporazioni sfilano portando ognuna il proprio Giglio, rispettando un ordine che si ripete rigorosamente da secoli. Partendo da Pizza Duomo la processione tocca i punti salienti della città, in un percorso fatto di salite, discese, curve, dislivelli e strettoie che mettono veramente a dura prova la resistenza fisica dei portatori.
I Gigli, data la loro pesantezza e altezza, vengono trasportati ognuno da oltre un centinaio di persone che formano la “paranza”. Sono coordinate e guidate da un capo paranza che si pone davanti al Giglio e detta gli ordini per superare ostacoli e difficoltà durante il trasporto. Lungo il percorso i Gigli sembra che danzino e il tutto è reso ancora più suggestivo dalle musiche delle fanfare poste sulle basi di ciascun giglio. Anzi, i Gigli si muovono e ondeggiano a suon di musica e ogni momento pare che stiano per cadere, mentre tutto intorno le bandiere sventolano e tutti si muovono. Oggi la sfilata dei Gigli rappresenta un momento religioso e folkloristico molto sentito dalla popolazione nolana, tradizionalmente molto legata alle corporazioni. Tuttavia, a differenza dei secoli passati, ai nostri giorni non vi è più alcuna rivalità tra le diverse corporazioni, le quali sfilano in processione per amore del Santo Patrono e della città.
La festa dei Gigli ha inizio già il giorno che precede la processione. Infatti, il sabato per le strade del centro si incontrano bancarelle e stand che vendono prodotti gastronomici e prodotti tipici. Sempre la sera del sabato, si balla e si canta come da tradizione intorno ai Gigli, in attesa che questi vengano portati in Piazza del Duomo la mattina seguente.
La festa vera e propria dura l’intera giornata di domenica e inizia già dal mattino quando i Gigli e la Barca vengono trasportati nella Piazza antistante il Duomo per essere benedetti dal Vescovo di Nola. Successivamente, dal primo pomeriggio fino a tarda notte ha inizio la processione durante la quale i Gigli vengono fatti letteralmente danzare lungo le strade del centro storico, sfidandosi in mirabili prove di forza, resistenza e abilità.
Considerata la popolarità della Festa dei Gigli, per l’occasione arrivano a Nola migliaia di fedeli e di turisti. Se vivi fuori regione e stai pensando di venire ad assistere a questo meraviglioso spettacolo che dura fino alle prime luci dell’alba, il mio consiglio è di alloggiare a Napoli o a Benevento, che distano pochi chilometri da Nola. Nei giorni della festa è molto difficile riuscire a pernottare in città e la cosa migliore è quella di prendere un mezzo a noleggio. Altra valida alternativa è quella di affidarsi ad un’agenzia di viaggi che può metterti a disposizione un’auto a noleggio oppure un van se siete un piccolo gruppo o un minibus se viaggiate in un gruppo numeroso.
Ti consiglio la nostra agenzia di viaggi che può proporti un’escursione giornaliera a Nola durante la festa dei Gigli. Magari puoi approfittarne per fare un’escursione in Costiera Amalfitana o a Napoli per degustare una buona pizza o a Benevento (la città delle streghe) che dista neanche un’ora da queste località. Puoi rivolgerti a noi per parlare delle tue esigenze o anche per avere dei consigli su cosa vedere o quali posti visitare. L’agenzia di viaggi Mazzone è in grado di suggerirti le escursioni migliori e può metterti a disposizione il mezzo di trasporto più confacente alle tue esigenze. Contattaci chiamando lo 0824482030 oppure compilando il form di contatto. Persone cordiali e professionali risponderanno alle tue domande e sapranno consigliarti al meglio.
Vesuvius Travel Around è un progetto realizzato da Mazzone Turismo S.a.s.