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I musei da visitare in Campania

musei a Napoli

Dal Museo Archeologico agli Scavi di Pompei, dalla Reggia di Caserta a Villa Floridiana, sono tantissimi i musei da visitare in Campania, ognuno con il suo fascino, le sue storie da raccontare, i suoi capolavori.

I musei da visitare in Campania

Scopriamo solo alcuni dei musei più interessanti della Campania, con un’attenzione particolare, però, a quelli probabilmente meno noti ma che racchiudono opere di grandissimo interesse e che testimoniano sia la grandezza di questa regione nei secoli passati nelle arti e nelle scienze, sia le sue tradizioni che l’hanno resa famosa nel mondo.

  1. Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Considerato il più importante museo archeologico d’Italia, vanta una collezione di antichità greche, romane e rinascimentali ospitate in un palazzo del XVI secolo. Puoi ammirare decine di opere nella collezione di mosaici o visitare il Gabinetto Segreto del Museo per vedere centinaia di manufatti romani provenienti dal sito di Pompei. Prendi un’audio guida all’ingresso per saperne di più sulle opere d’arte esposte e sulla storia di Pompei.

  1. Galleria Borbonica a Napoli

Percorri i tunnel sotterranei della Galleria Borbonica, che un tempo collegava il Palazzo Reale alla caserma dell’esercito e serviva da rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. Nel XVI secolo, 300 anni prima che il re Borbone Ferdinando II decidesse di costruire un passaggio sotterraneo militare, il tunnel ospitava i serbatoi d’acqua per la città. Puoi ancora vedere i carri armati, insieme ad auto d’epoca, motociclette e statue fasciste che furono gettate lungo i tunnel.

  1. Cappella Sansevero

Uno vero scrigno di tesori d’arte e di scienza, la Cappella Sansevero ospita quasi 30 opere d’arte significative, tra cui tre notevoli statue tardo barocche. Queste sculture sono state realizzate con una sostanza simile al marmo e inventata da Raimondo di Sangro, un importante scienziato che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a ricostruire e decorare questa cappella. Probabilmente il pezzo più notevole della Cappella, una scultura di Cristo ricoperta da un sottile sudario, è un capolavoro creato da Giuseppe Sanmartino, un illustre scultore del periodo barocco. La cappella contiene anche una mostra dei modelli anatomici di un uomo maturo e di una donna incinta, i cui scheletri sono ricoperti da arterie indurite e da vene realizzate con cera d’api, filo di ferro e seta. I biglietti possono essere normalmente acquistati in loco, ma ora causa Covid-19 è obbligatoria la prenotazione online.

  1. Museo e Real Bosco di Capodimonte

Questo museo del XVIII secolo ospita magnifiche collezioni di geni assoluti come Masaccio, Tiziano, Raffaello, El Greco e Bruegel, inclusa l’immensa collezione Farnese. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte offre una vasta collezione di arte napoletana, ospitata all’interno di un grande palazzo. Prima di entrare, ti consigliamo di passeggiare nel parco che circonda l’edificio, che un tempo era il terreno di caccia boscoso per i reali borbonici di Napoli. All’interno, ammira dipinti e altre opere risalenti al XIII secolo, forse la più ricca collezione di opere d’arte della scuola napoletana al mondo.

  1. Museo della Carta ad Amalfi

Il Museo della Carta è un museo ambientato in una cartiera del XIII secolo, dove è possibile scoprire la storia della carta e come veniva prodotta nei secoli passati. È il museo più antico nel suo genere in Europa, con il mulino che fa funzionare ancora le originali e funzionanti presse per la carta. Puoi persino cimentarti nel creare tu stesso i fogli di carta e durante il giro del Museo scoprirai le fasi per la produzione di carta a base di cotone e pasta di legno. Prima di lasciare il Museo puoi acquistare articoli di cancelleria dai mille design.

  1. Chiesa di Monteoliveto a Napoli

La Chiesa di Monteoliveto, o Sant’Anna dei Lombardi a Napoli, è nota per la quantità e la qualità delle opere d’arte rinascimentali, come quelle dei toscani Benedetto da Maiano e Antonio Rossellino, insieme ai famosi affreschi di Giorgio Vasari all’interno della Sagrestia Vecchia. Opere di inestimabile valore che fanno della Chiesa uno degli esempi più rilevanti del Rinascimento toscano a Napoli. Da segnalare anche il Compianto sul Cristo Morto, gruppo scultoreo del modenese Guido Mazzoni. Le Visite Guidate al Museo sono organizzate dalla Cooperativa Sociale ParteNeapolis.

  1. Museo del Tesoro di San Gennaro

Il Santo Patrono di Napoli è sempre al centro di iniziative di turismo culturale promosse per scoprire i segreti della città e del suo inestimabile tesoro. Tesoro composto da ben 21.612 oggetti preziosi che costituiscono il Tesoro del Santo. Non solo: San Gennaro è addirittura diventato il protagonista dell’App “Evviva San Gennaro”, che gli Amici del Tesoro hanno creato per i 25 milioni di devoti in tutto il mondo per consentire loro di accendere una candela direttamente nella Cappella del Tesoro e fare una preghiera virtuale al Santo. Visite guidate, tour dedicati e mostre danno vita ogni anno ad un intenso programma di valorizzazione di uno dei tesori più importanti al mondo dedicato al Santo Patrono di Napoli: tradizione, ma anche innovazione.

  1. Villa Pignatelli a Napoli

La si incontra scendendo verso la Villa Comunale. La Villa è ufficialmente chiamata Museo Pignatelli Cortes e fu di proprietà sia dei Rothschild che della famiglia Pignatelli Cortes. La villa in sé è superba per la sua opulenza con le sue ricche colonne, i giardini, la sala da ballo. Sono esposte le migliori collezioni di porcellane al mondo e oggetti d’arte di grande valore. Consigliamo di visitare il meraviglioso museo delle carrozze posto sul retro della Villa.

  1. Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo – Complesso Museale dell’Arte della Seta

All’interno della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo si ammira la storia della nobile arte della seta. Durante la visita si scopre anche qualcosa di speciale: i resti degli affreschi del XVI secolo, la Sagrestia napoletana in legno del XVIII secolo, la Cripta dove gli uomini della Corporazione della Seta sono stati sepolti e gli interessanti resti archeologici nel cortile interno. Una visita che restituisce a Napoli il titolo di Città della Seta.

  1. Museo Ignazio Cerio a Capri

Il Museo Ignazio Cerio deve le sue origini agli sforzi del dottor Ignazio Cerio, medico isolano, che lo concepì come museo di famiglia verso la metà del XIX secolo, ma fu formalmente istituito come museo pubblico solo nel 1949. Il museo è costituito da 4 sale: la sala di geologia e paleontologia, la sala preistorica e protostorica, la sala di zoologia e botanica e la sala di archeologia con oltre 20.000 reperti naturalistici e archeologici raccolti da Ignazio Cerio a Capri. Una visita assolutamente consigliata a tutti coloro che amano le scienze naturali e lo studio della preistoria.

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